Intervista: BALTIMORA

Intervista: BALTIMORA

BALTIMORA torna alle origini: Colore è il nuovo singolo

a cura di Giada Consiglio di Futura 1993 photo credit: Gabriele Gregis

Edoardo Spinsante ha solo vent'anni ma il suo talento insieme alla disciplina e la costanza lo hanno portato a crescere, mutandosi in artista a 360 gradi: BALTIMORA. Ad ispirarlo per il nome è stata proprio una sua canzone che, insieme agli inediti Altro e Colore, abbiamo già ascoltato durante il suo percorso al talent X-Factor. BALTIMORA non è stato un semplice partecipante; è stato il vincitore dell'edizione 2021 e a farsi notare è stata la sua capacità di interpretazione. Carismatico, dolce ma anche tenace e grintoso, sa spingere la sua voce in graffiati disarmanti per gli ascoltatori.

Ma partiamo dal principio, chi è BALTIMORA? Edoardo nasce e cresce ad Ancona per poi trasferirsi a Milano e continuare lo studio di produzione audio e dedicarsi ai suoi progetti discografici. Sin da adolescente scrive e produce dei brani che restano chiusi in un cassetto fino alla collaborazione con l'etichetta Pezzi Dischi. Strumentista, sa trovare il giusto bilanciamento dei suoni risultando sempre impeccabile e preciso nelle esibizioni. Oggi però, terminato lo show che lo ha reso famoso, prova a dare la migliore versione di sé stesso con il singolo "Colore" che anticipa un Ep con Columbia Records/ Sony Music Italy. Questa canzone è stata presentata come biglietto da visita ai provini, solo piano e voce, dove zittendo giudici e partecipanti, ha esaltato le sue doti comunicative. Il pezzo adesso, ha visto la luce sotto nuovi beat ritmici che vedono la co-produzione di Simone Privitera, estasiando così il testo profondo che parla di una delusione d'amore in cui tutti possiamo immedesimarci.

/Ho commesso un errore/ e ora so quanto fa male/ volevo solo dormire/ vederti scomparire/

Proprio da Colore, il producer BALTIMORA vuole rinascere e farci immergere completamente nel suo mondo.

Abbiamo avuto il piacere di chiacchierare con Edoardo, nel tentativo di capire il nuovo "colore" di BALTIMORA.

E’ strano sentire l’aria che scivola nei polmoni, riesco a vederla quando esce, mi sento bene”. Ci annunci così la tua rinascita post talent. Come stai e come sono le tue giornate?

L’annuncio di Colore è stato qualcosa di interpretabile, ci sono tanti modi per farlo, non ne esiste uno giusto, per me anche questa rinascita esiste ed era necessaria. Sto bene, ma le mie giornate mi sembrano particolarmente vuote ancora dopo un mese e mezzo dalla fine di X - Factor, perché i ritmi erano talmente alti lì dentro che adesso passare una mezza giornata senza far nulla mi fa sentire abbastanza in difficoltà.

Colore è il brano che ti ha fatto conoscere sia ai giudici di X-Factor che al grande pubblico. Ha un ritornello forte che solo piano e voce regalava molte emozioni. Com’è stato riarrangiarla e che “colore” nuovo ha adesso?

L’arrangiamento di Colore è sempre stato complesso per me, è una delle poche canzoni che ha cambiato diverse produzioni, ovviamente tutte fatte da me. Il colore nuovo che ha adesso lo definirei più come una sfumatura semplicemente un po’ più definita, non è nulla di diverso rispetto alla versione pianoforte e voce che comunque rimane fondamentalmente la base di tutto.

Volevo solo dormire/vederti scomparire” la canzone è stata scritta tre anni fa dopo una delusione d’amore. Quanto la musica ti ha aiutato a superare lo sconforto?

Io non credo che la musica in sé aiuti a superare lo sconforto, ma solamente a realizzarlo, spesso non ci rendiamo conto di star male, scrivere qualcosa ti aiuta a visualizzarlo e vederlo scritto lì con delle parole che siano di vena artistica o meno ti aiutano a realizzarlo.

La tua voce sa trasmettere emozioni forti perché è intensa e molto comunicativa. A volte esprimi una rabbia interiore che però ha modi gentili e raffinati che rappresentano la pacatezza del tuo carattere. Quanto la musica è fondamentale per sfamare questo lato più aggressivo e misterioso di te?

Sì, sicuramente la musica mi aiuta a tirar fuori tutte le sfumature del mio carattere, non solo questo lato un po’ più aggressivo, che però viene particolarmente fuori durante qualche ritornello.

Produci e arrangi i tuoi brani da sempre, ma non è assolutamente da sottovalutare la tua bravura nello scrivere. Qual è il processo creativo che ti fa creare una canzone?

Il processo creativo che mi fa creare una canzone non è sempre lo stesso, cambio spesso, dipende. A volte parto da una frase che mi viene detta chiacchierando con amici e persone a me vicine o meno, mi capita di sentire parole pronunciate da persone al telefono, che nella mia testa risuonano e mi danno un motivo per scrivere qualcosa. Altre volte sono seduto e sto suonando un giro di pianoforte e questo mi porta a scrivere qualcosa. Altre volte ancora, mi viene in mente una melodia che poi registro con il cellulare e da lì poi cerco di inserirci un testo.

Colore vede la co-produzione con Simone Privitera che anticipa un beat ritmato. Com’è stata questa collaborazione e quanta influenza ha avuto su di te?

La collaborazione con Simone è stata quasi tecnica direi, io avevo già la produzione finita e lui è stato fondamentale nel raffinarla e rifinirla, nell’analizzare da un punto di vista professionale l’arrangiamento e dire “ok magari rifiniamo un poco questo suono qui, qui potrebbe mancare qualcosa, cosa ti sentiresti di aggiungere?”. È stato fondamentale, anche se non dal punto di vista strettamente artistico, ma più dal punto di vista tecnico. Ovviamente essendo un artista ci ha messo sicuramente del suo e penso si senta, sono molto contento.

Abbiamo visto in tutto il tuo percorso ad X-Factor che sei un artista versatile capace di sapersi trasformare e stupire. Oltre ai tre singoli che già conosciamo cosa dobbiamo aspettarci dal tuo prossimo EP?

Dal mio EP bisogna aspettarsi tracce ancora diverse rispetto a queste, non mi piace fare cose simili l’una all’altra, il mio obiettivo è di mostrare a me stesso e agli altri cosa sono in grado di fare, quindi ci saranno cose diverse e proverò a spingermi ancora più in là.

Hai vent’anni e ti sei trasferito da Ancona a Milano, tra fornelli e studio della musica. Com’è la tua vita da fuori sede? Quanto il successo della TV ha cambiato la tua routine?

La mia vita da fuorisede è molto standard, solo che non passo le mie giornate a studiare ma con la chitarra in mano o in studio, facendo musica. La mia routine è super standard.

Colore è anticipato da dei visual di te al mare, all’alba. Immaginando il connubio tra la tua voce e la nostalgia del pezzo, trovo che sia perfetta come location. Quanto sei legato al mare e all’orizzonte?

Essendo di Ancona il mare mi ha sempre circondato, per me ovunque fossi c’era sempre il mare: questo inevitabilmente non posso che riportarlo nei pezzi. L’acqua è estremamente affascinante in generale, ma soprattutto lo è il mare, perché è vivo e imponente, ma allo stesso tempo gentile. È qualcosa di molto complesso che mi piace analizzare nei testi. L’orizzonte è più una conseguenza dell’esistenza del mare.

Pandemia in corso permettendo, a marzo inizierai il tuo primo e ufficiale tour. Come ti stai preparando e quanto sei emozionato?

Per il tour sto provando tanto, mi sto preparando psicologicamente, spero tanto di poterlo fare perché per me i live sono fondamentali nell’esperienza di un artista per viversi la musica a tutto tondo, a 360 gradi. Sono molto emozionato, non vedo l’ora.

Ascoltate e seguite BALTIMORA su canali sociali:

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