Alessia Labate: "I Want My Heart Back"

Alessia Labate: "I Want My Heart Back"

Un giovane talento con un cuore strappato che ancora pulsa: Alessia Labate ci presenta I Want My Heart Back

Articolo contribuito da Francesca Cerardi di Futura1993

Artista poliedrica, tutta italiana, sbarcata in America al fianco di innumerevoli artisti della scena EDM. Una voce forte, pungente, una comunicazione internazionale che arriva al cuore e all’anima di chiunque si soffermi ad ascoltarne le melodie un po’ pop, un po’ eclettiche ma senza dubbio intime e reali di questa giovane artista.
Alessia Labate, classe 1998, è una cantante, autrice, vocal producer, vocalist e musicista, dal carattere forte e dinamico. Un insieme di freschezza ed energia che ha visto i suoi primi riscontri nel pubblico grazie alla partecipazione, in tenera età, a talent show come Io Canto e The Voice of Italy.

Primi passi seguiti da molti altri che l’hanno condotta a realizzarsi e sperimentare il suo talento oltre oceano, trasformando il suo pragmatismo e la sua forza, in un turbinio musicale che ha conquistato la scena rendendola un artista a tutto tondo.

In uscita l’11 Giugno il suo nuovo singolo I Want My Heart Back prodotto da NRONE e Sam Luck.
Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con lei.
Un cuore aperto che ha trovato in noi degli ottimi ascoltatori.

Ciao Alessia! Quest’anno deleterio per tutti noi ha portato con sé tante belle novità, tra cui l’uscita, l'11 Giugno, del tuo nuovo singolo I Want My Heart Back prodotto da NRONE e il giovanissimo Sam Luck. Come ti senti?

Ciao! Mi sento molto bene, nonostante tutto ho avuto un anno molto bello a livello artistico e IWMHB è una delle canzoni di cui sono più fiera. Sento la canzone molto mia, ma allo stesso tempo anche NRONE e Sam Luck la sentono loro, è stato come un'eclissi: si è tutto allineato perfettamente.

Nonostante la tua giovane età, hai collaborato con un lunga ed importante lista di artisti, stranieri e non. Essere così giovane, in un ambiente già affermato e seguito come quello dell’EDM in America, come ha cambiato e/o influenzato il tuo modo di approcciarti alla vita, musicale e non?

Sono molto pragmatica e cerco sempre di crescere e imparare dai miei collaboratori più esperti e di ottimizzare i tempi al massimo. A volte sono poco "morbida" e mi perdo un po' nel loop del lavoro, ma sto imparando a lasciarmi andare e ad abbandonare l'insicurezza di dover sempre dimostrare di valere. A volte stare in silenzio è il migliore contributo che si possa dare in una sessione e quando lo hai capito sei un vero pro.

Ascoltando il tuo sfogo poco celato nel testo di I Want My Heart Back, non possiamo far altro che immedesimarci e pensare a tutti quegli amori tossici e incompresi che nel corso degli anni, chi più chi meno, ha vissuto.
Questo singolo nasce da una singola esperienza vissuta o è un modo per dar voce e tutte quelle persone che, dopo tempo e lotte, trovano finalmente la forza di mollare il colpo e “But I want my heart back”?

Io e Troy Samson, uno dei miei co-writers preferiti, ci siamo ispirati alla nostra vita: siamo due teneroni, molto empatici, e facciamo fatica a lasciare andare davvero le cose a cui teniamo tanto. Ultimamente ho vissuto questa situazione con un'amicizia che è piano piano andata a morire e all'inizio non mi andava giù; scrivere questa canzone è stato liberatorio e mi ha aiutata a "voltare pagina" riguardo quella situazione.

Da anni cavalchi l’onda del romanticismo un po’ pop, un po’ eclettico ma sempre “danzereccio”Questo brano ha un’impronta molto intima, tratti un argomento ostico e sempre molto personale. Ci vuoi raccontare com’è nata questa canzone?

Ore 18.00, Milano, Casa mia, ero in collegamento con Troy che sta a Vancouver, da lui è mattina. Mi aveva già mandato questo beat di Sam che mi era molto piaciuto. Iniziamo a jammare e alterniamo con break di conversazione in cui andiamo a fondo riguardo i temi della vita: lui di solito tira fuori citazioni da libri e film che ha letto/visto di recente, io parto coi miei strani flussi do coscienza in cui traduco espressioni italiane in inglese e tiro fuori tutto quello che penso senza filtri. Tutto questo parlare sembra una perdita di tempo, ma ci è stato utilissimo quando abbiamo scritto il testo della canzone, che è uscito i+davvero in poco tempo.

Come ti sei avvicinata al genere EDM e come sei riuscita a trovare il tuo spazio all’interno della scena americana? Pensi mai di ritornare alle tue origini, magari con una bella collaborazione con qualche artista della scena italiana?

Mi viene molto naturale scrivere e cantare in inglese e il mio timbro si presta particolarmente al genere EDM, ma mi sto riavvicinando all'italiano dopo averlo "rifiutato" per così tanto: purtroppo in Italia l'industria divide tanto l'italiano e l'inglese, e all'ennesima volta che mi è stato chiesto "ma hai canzoni in italiano?" come se fosse l'unica alternativa mi è partito il "pallino" di dover spaccare con l'inglese; ancora non ho assolutamente spaccato, ma tutti gli obiettivi raggiunti (Billboard, MTV, etc) mi danno la spinta per continuare. L'italiano fa assolutamente parte di me, e sto trovando la chiave giusta per esplorarlo nella mia dimensione internazionale. Ho già in cantiere una collab in italiano con un'artista che spacca, e di cui sentirete parlare. 

Com’è stato lavorare con un giovanissimo produttore pieno di talento come Sam Luck? C’è stato subito feeling o avete dovuto trovare la giusta sintonia prima di mettervi all’opera?

Sam è davvero un talento ed è di un'educazione incredibile. Lui e Lukas sono stati eccezionali in tutto e per tutto, ognuno di noi si è messo in gioco al 100% per questa release e credo si veda: abbiamo curato ogni dettaglio nei minimi particolari; quando si lavora con persone così diventa davvero facile.

Il nuovo singolo è un insieme di lacrime, danza, tristezza e consapevolezza amorosa, tutto condito da una voce, la tua, forte e pungente e una produzione che ti segue, elevandoti ad altissimi livelli, soprattutto nella scena EDM.

Hai da raccontarci qualche aneddoto sulla realizzazione di questo singolo?

Grazie mille intanto! Ognuno ha fatto il proprio, quindi è andato tutto molto liscio. Una cosa di cui sono molto grata è che Lukas e suo fratello abbiano fatto la copertina del singolo, e Lukas ha curato tutto lo scambio epistolare con l'etichetta, da vero manager in carriera. Io so fare tante cose ma quello mi viene un po' difficile, hahahah.

Come cambia il processo di creazione e scrittura di un brano quando collabori con artisti stranieri in merito a tuoi pezzi, rispetto al lavoro da autrice per artisti italiani?

La sostanza non cambia, ciò che varia è capire bene cosa vuole il mercato: in italia è un po' più difficile fare cose fresh e appetibili allo stesso tempo, a livello internazionale lo trovo più semplice perchè è più facile non rispettare le regole, avendo un'audience potenziale maggiore. Ma non deve per forza essere così: se gli artisti spagnoli e francesi spaccano nel mondo, perchè non possono farlo gli italiani? Mahmood e i Maneskin stanno aiutando questo cambiamento epocale.

Hai già qualche desiderio per il prossimo anno? o anche solo progetti per l’estate 2021 in arrivo?

Quest'estate voglio viaggiare e lavorare, sono vaccinata e ne voglio assolutamente approfittare. Sto finendo il mio EP e sto terminando bellissime collab che non vedo l'ora di droppare! A presto ragazze.

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