Intervista: Beatrice Dellacasa
Un amore svanito ancor prima di perdersi, “Cenere” il nuovo singolo di Beatrice Dellacasa.
Intervista contribuito da Francesca Cerardi di Futura 1993
Un’anima fragile con un cuore tutto jazz. Beatrice Dellacasa, bolognese classe 1997, racconta di un amore svanito, ancor prima di perdersi realmente, all’interno di “Cenere”, terzo singolo uscito il 10 dicembre 2021, prodotto da Mameli e distribuito da Believe.
Un talento a tutto tondo che incontra la musica alla tenera età di 16 anni creando con essa una connessione unica, un amore sincero che risuona forte e che si affida a sonorità soul, R&B e quelle tipiche del cantautorato italiano. Partecipa ad un cast cinematografico dove le viene affidato il suo primo ingaggio nella serie Netflix “Summetime”, dove ha modo di mettersi alla prova e sperimentare un’altra arte, quella della recitazione, che assieme all’amore per la musica fanno di Beatrice un'artista poliedrica, completa e sempre pronta a mostrarsi al suo pubblico con gli occhi e il cuore di una donna che ha tanto da comunicare. “Si evolverà la mia musica e io con lei” è il mantra che, parallelamente alla sua carriera d’attrice, porta avanti fiera. La sua strada è appena iniziata e noi siamo già curiosissimi di scoprire dove porterà.
Per l’occasione abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con lei e scoprire come può, un amore perso essere, invece, una grande partenza.
Ciao Beatrice, venerdì 10 dicembre 2021 è uscito il tuo terzo singolo ufficiale “Cenere”, prodotto da Mameli e distribuito da Believe. Come ti senti?
Ciao! Mi sento davvero bene, è da qualche tempo che avevo questo brano nel cassetto e non vedevo l’ora di condividerlo.
Dopo “Weekend” e “Kamikaze”, esci con questo nuovo singolo che, a livello di sonorità, troviamo molto distante dai singoli prima citati. È come se leggessimo la tua anima più pura, è un viaggio all’interno del tuo “io” più sincero e nascosto. Da dove nasce l’esigenza di raccontarsi così profondamente? C’è stato un momento esatto in cui ti sei ritrovata a dirti “ok, è arrivato il momento di mettermi a fuoco”?
L’esigenza di raccontarsi nasce dopo aver vissuto certe esperienze e in particolare Cenere ha la sua storia. In realtà non c’è stato un momento preciso nel quale ho deciso di mettermi a fuoco, quel giorno in studio abbiamo iniziato a lavorare alla produzione e quando è stato il momento di scrivere le cose sono arrivate molto naturalmente.
Un Brano difficile, intimo e personale. Scritto su un treno dopo una notte che aveva di tutto tranne che del silenzio che, tipicamente, porta con sé il buio. Racconti pacata e travolgente il momento appena prima della rottura di una relazione. Quel momento in cui senti che tutto è andato perso, dove c’è solo distanza e sconosciuti: “Fermi come statue”. Come pensi, sia il modo migliore o più sano per affrontare momenti del genere?
Non credo di essere la persona più adatta a dare consigli d’amore, ma se avessi una rubrica un po’ alla Carrie Bradshaw, direi alle mie lettrici di cercare di staccarsi dalla situazione più possibile, cercando di guardarla più dall’esterno e pensare a cosa fa stare bene noi stessi.
Grazie a questo singolo, sentiamo di non essere “soli al mondo”. Ognuno di noi, chi più chi meno, ha vissuto un momento della sua vita proprio simile a ciò di cui canti. Pensi mai a come le tue parole e la melodia dei tuoi pezzi possano condizionare, accompagnare e consolare i tuoi ascoltatori? Come ti fa sentire questo pensiero?
Ho sempre vissuto la musica come momento di condivisione, a partire dalla composizione del brano fino ad arrivare al pubblico.
Sentire che le persone che ascoltano questo brano si sentono più vicine e comprese mi rende davvero felice, vuol dire che l’obiettivo è stato centrato.
Come nasce il tuo personale processo artistico di scrittura e composizione musicale?
Fino ad ora ho avuto la fortuna di lavorare con gente che mi stimola tutti i giorni e mi da sempre idee nuove su come impostare il lavoro, ma in generale io e la persona con la quale collaboro (in questo caso Mameli) ci mettiamo a tavolino, ci diamo delle reference, mood, temi da affrontare e partiamo con la composizione musicale, per poi passare alla ricerca di melodie e solo dopo ci mettiamo a scrivere.
Come pensi che la tua formazione e carriera da attrice abbia influenzato e influenzi tuttora quella che è la tua carriera musicale?
Lavorare sui due fronti mescola quotidianamente l’uno e l’altro, penso che l’influenza principale che dia la recitazione al canto sia spaziare ancora di più, cercare nel profondo quello che si tiene solitamente nascosto, anche a noi stessi.
Incontri la musica da giovanissima. A soli 16 anni ti affacci a quelli che sono i generi musicali tra i più complessi e profondi che ci siano: Soul, jazz, RnB. Tutto condito da quel pizzico di cantautorato italiano che ci tieni tutti stretti alle nostri origini. Quali sono gli artisti a cui ti ispiri per comporre i tuoi brani e quelli che ami ascoltare quotidianamente e nei momenti più difficili, come per esempio la fine o quasi di una relazione, sentimentale o meno?
Ogni mio brano arriva da tanti ascolti diversi, che spaziano in generi e sonorità. Chiaramente a leggere queste domande la prima reazione è quella di un vuoto mentale improvviso, come se fossi diventata un pesce rosso per magia, poi ti ricordi di quando Pino Daniele ti ha salvato per l’ennesima volta da crolli emotivi e non puoi che citarlo.
“Cenere” è stata prodotta da Mameli. Come ti sei trovata a collaborare con un produttore così esigente e unico? Come si sono incontrate le vostre menti?
Con Mameli mi sono trovata bene da subito, dopo qualche ascolto è riuscito a capire il mood generale e di tipo di scrittura più adatto e insieme abbiamo preparato 3 brani in quasi tre giornate insieme.
Quali sono i tuoi progetti per questo 2021 ormai agli sgoccioli e questo 2022 alle porte?
Per il 2021 mi è rimasto solo da pensare ai vari pranzi e cene di Natale, una delle cose più belle dell’anno, mentre per il 2022 ho davvero tante cose in ballo, una più bella dell’altra, sono carica e contenta di condividere con il mondo dei super progetti! Per il momento posso dire che ad aprile ci vedremo al cinema.
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