Intervista: Beatrice Dellacasa

Intervista: Beatrice Dellacasa

Articolo/intervista contribuito da Chiara Grauso di Futura1993 Photo Credit: Manuel Grazia

“Weekend”: il nuovo singolo di Beatrice Dellacasa è un’evasione nel tempo e nello spazio

La storia tra Beatrice Dellacasa e la musica, proprio come le cose più belle, è iniziata quasi per gioco: scommettendo su se stessa e provando a fare di una passione la propria strada. E come tutte le storie destinate a realizzarsi, le cose sono venute quasi spontanee, una dopo l’altra: Beatrice pubblica il primo singolo il 14 maggio del 2020, e poco dopo partecipa al Bma – Bologna Musica d’Autore, una rassegna musicale dedicata agli artisti emergenti. È proprio in occasione di un’esibizione legata a questo contest, che l’abbiamo sentita cantare per la prima volta dal vivo, qua a Bologna. Contemporaneamente, il suo esordio anche nel mondo del cinema: è il volto di Martina in Summertime, serie tv italiana uscita per Netflix proprio nella primavera del 2020.

Che la figura di Beatrice sia eclettica e sfaccettata è riflesso anche nelle sue canzoni: tre brani sui generis che mischiano con estrema facilità pop, jazz, e cantautorato. L’esperienza nel mondo della recitazione e del cinema le permette di presentarsi come un’artista a 360°, che pone grande attenzione anche all’aspetto visivo delle sue opere: così gli artwork dei suoi lavori risultano curati nel dettaglio, e affini per analogie ai suoi brani.

Il 9 aprile un nuovo tassello si è aggiunto alla sua musica: l’uscita di “Weekend” inaugura la sua collaborazione con l’artista Mameli, che ne ha curato la produzione. Beatrice ama sperimentare e questo singolo lo dimostra: senza snaturarsi indaga uno stile diverso e sonorità nuove rispetto a Pianeta Rosso e Giro Strano; realizzando un brano in grado di farti evadere dalla quotidianità, proprio come farebbe un weekend tanto atteso da giorni. Chiudendo gli occhi, non è difficile immaginarci in luoghi caldi, lontani da noi nel tempo e nello spazio:

La tua casa mi ricorda le vacanze che facevo / Da bambina /

Ora quando mi alzo dal tuo letto tutto mi sembra / Un po' come prima

Di fronte a tre brani tanto versatili come quelli di Beatrice, ciò che ci viene spontaneo chiederci è quale direzione prenderà l’ep a cui sta lavorando: noi pensiamo che le sue scelte musicali ci stupiranno in senso positivo, mostrandoci, da un lato, aspetti nuovi dell’artista, e indagando, dall’altro, più a fondo quelli già mostrati al suo pubblico.

Proprio perché già non vediamo l’ora di saperne di più a proposito della sua musica, abbiamo fatto una chiacchierata direttamente con lei, a ridosso dell’uscita di Weekend, per farci raccontare della sua carriera e del brano appena pubblicato. Leggi cosa ci ha raccontato!

Ciao Beatrice! Partiamo dagli esordi: ci racconti come è iniziato il tuo percorso con la musica?

Ciao! La musica c’è sempre stata ma il mio viaggio con lei è partito qualche anno fa, quasi un po’ per caso.

L’ho conosciuta tra i muretti della mia città, Bologna, cantando la sera con gli amici.

Un giorno un’amica mi ha sentita e mi ha dato il numero della sua insegnante di canto.

Ho aspettato una settimana e non ho resistito, da lì è partito tutto.

Il tuo primo singolo è uscito in parallelo al tuo esordio nel cinema: ti abbiamo vista nella prima stagione di Summertime. Che ruolo hanno nella tua vita queste due arti e come le concili? 

Queste due arti meravigliose sono entrate nella mia vita senza chiedere permesso, come dico io, a gamba tesa. Mi sono trovata catapultata in mondi nuovi e ho deciso che avrei continuato ad esplorarli senza più andarmene.

Le concilio molto meglio di quanto non pensassi, ogni esperienza la porto sia da una parte che dall’altra in modo fluido.

È appena uscito il tuo nuovo singolo: Weekend. L'ho trovato abbastanza diverso dai tuoi lavori precedenti, ti piace sperimentare con la musica? 

Assolutamente sì, la sperimentazione è al centro della mia ricerca musicale di questo periodo.

Sono all’inizio e penso sia fondamentale esplorare per trovare un proprio suono!

In generale mi piace portare l’ascoltatore in diverse stanze interiori, fargli sentire tutte le varie sfaccettature di Beatrice.

"Restiamo così tutto il weekend, con la testa in reset". Ora che il concetto di weekend si sta perdendo, a causa di giornate molto simili, hai sostituito questa valvola di sfogo? Se sì, come? 

“Weekend” è una storia che racconta l’inizio di una relazione senza filtri, quei primi momenti dove ti fai tante domande e allo stesso tempo ti senti la persona nella pelle e decidi di buttarti di testa.

Io e Mameli, co-autore e produttore del brano, siamo arrivati a parlare di weekend in modo del tutto spontaneo, abbiamo lasciato (o perlomeno provato) tutta questa situazione fuori dallo studio, si può pensare come a una sorta di valvola di sfogo.

Tu e Mameli: come vi siete incontrati e come è nata la collaborazione per questo brano? 

Mario l’ho conosciuto tramite Giorgia, mia cara amica e persona che stimo molto.

Ci siamo incontrati nel suo studio, abbiamo fatto due chiacchiere, qualche ascolto e siamo partiti.

Tra un pokè e l’altro ci siamo ritrovati a chiudere un pezzo al giorno, abbiamo capito che la collaborazione stava funzionando molto bene.

Mi piacciono molto gli artwork che accompagnano i tuoi singoli. Secondo te quanta importanza ha l'estetica nel tuo lavoro? 

Ti ringrazio! Questi artwork sono frutto di Alice Arcangeli e Camilla Marrese che mi stanno seguendo dal punto di vista estetico e per quest’ultimo si è aggiunto anche Manuel Grazia.

Penso sia molto importante la parte estetica nel lavoro e in generale la cerco nei vari progetti, mi piace quando trovo un filo logico e creativo.

L'anno scorso hai partecipato al "Bma: Bologna musica d'autore". Cosa porti con te di quella esperienza?  

Al Bma ho suonato per la prima volta i miei brani originali appena nati e alcuni sono stati ascoltati ancor prima di essere pubblicati, insomma delle grandi anteprime!

È stata una sensazione assurda iniziare a dar voce alle proprie sensazioni trasformate in canzoni ma i miei compagni di viaggio sono stati super (Juicy Gustavo e Giovanni Tamburini).

A coronare il tutto c’è stata la condivisione della musica con tutti i ragazzi che hanno partecipato, era un contest, si, ma nessuno di noi l’ha vissuta con ansia, ci siamo davvero divertiti e con alcuni siamo rimasti in contatto.

Ultima domanda! Stai lavorando a un ep: cosa dobbiamo aspettarci? 

Tadadaaaaan! Per la prima volta vi farò entrare in più stanze diverse, tutte racchiuse in un unico ep, la cosa mi mette un pochetto di ansia, ma dall’altra parte non vedo davvero l’ora.

Sicuramente aspettatevi tante idee e suoni diversi, ma anche collaborazioni con producer e autori diversi.

Per ora non svelerò nient’altro ma spero di avervi messo la pulce nell’orecchio.

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