Intervista: Dolcedormire
Articolo/intervista contribuito da Marta Verì di Futura 1993, il network creativo creato da Giorgia e Francesca che attraversa l’Italia per raccontarti la musica come nessun altro.
Il sogno a occhi aperti nell’universo di Dolcedormire: un cantastorie ai tempi delle dirette su Twitch
Un cantastorie ai tempi delle dirette su Twitch, avete letto bene.
È così che si definisce il giovane artista emergente Dolcedormire, pseudonimo di Simone Trotta.
Si è fatto notare a Dicembre 2020 a seguito della pubblicazione del suo primo singolo, dal titolo Orso, che vanta già poco più di 70mila riproduzioni su Spotify. Tra suoni medievali e personaggi fiabeschi, tutta la sua musica è una proiezione di ciò che ha vissuto, dove fatti reali e inventati trovano il modo di dialogare.
Sia Orso che Sangue in Polvere sono state pubblicate via Factory Flaws, etichetta nata nel 2016 che si occupa anche di management e moda.
Non sappiamo molto di lui, complice anche un Instagram particolarmente artsy ed ermetico. Per questo motivo, l’ho intervistato in occasione dell’uscita del suo secondo singolo Sangue in Polvere, per sapere qualcosa in più su di lui e sulla sua musica. Ecco cosa ci ha raccontato.
Ciao Simone! Il tuo nome d’arte è Dolcedormire. Deriva da un particolare aneddoto o è stata una scelta casuale?
Ciao! Dolcedormire nasce spontaneamente dopo una discussione al bar con il mio amico Sayonike.
Si parlava di malinconia e di quando da bambini ci raccontavano le fiabe per farci addormentare serenamente.
Spinti dalla nostalgia ci siamo messi a cercare dei vecchi proverbi e mi sono imbattuto in “Aprile, dolce dormire” ho pensato quindi facesse al caso mio.
Aneddoto simpatico, Dolce è anche il nome del mio gatto!
Ho notato (e apprezzato particolarmente) l’estetica del tuo feed Instagram. Curi da solo la tua immagine social? Stando alla tua esperienza, quanto incide sul percorso di un artista emergente una presenza online ben costruita?
Innanzitutto ti ringrazio!
Curo da solo la mia immagine social appositamente per renderla più genuina e personale in quanto è sia un lavoro per il quale ho studiato, sia un’estensione della mia musica e del mio immaginario. Penso che la presenza online (e non) per un artista sia fondamentale come lo è sempre stato anche in epoca pre-social.
Rende il progetto più accattivante invitando il pubblico all’ascolto.
Una menzione speciale, per me, va agli artwork delle cover dei singoli, nonché al logo “Dolcedormire”. Chi c’è dietro?
Dietro a ogni artwork ci sono io, tranne in quella di “sangue in polvere”, che è un’illustrazione di @luigitechn0.
Passiamo alla musica. Tu stesso, ho letto, ti occupi delle produzioni e suoni la chitarra (che poi è l’elemento protagonista delle tue basi). Com’è vivere l’esperienza di scrittura, produzione ed esecuzione a 360°?
Dietro ogni produzione curata da me c’è un lavoro quasi mistico e per nulla ordinato.
Ogni qualvolta una melodia riesce a farmi commuovere capisco che è quella giusta per dare vita ad una nuova canzone.
Anche la scrittura è un flusso di coscienza che mi trasporta quasi ad entrare in uno stato di trance, il quale mi libera catapultandomi in una dimensione dove vivo il rapporto con me stesso in maniera più intima e sentita.
Il tuo primo singolo, “Orso”, è un brano dalle tonalità cupe e malinconiche.
Il testo risulta particolarmente evocativo: continui a ripetere “Giuro che non ho paura”, ansimando. Parli di tradimento, di peccato, di mostri. Ma anche di libertà. Ti va di raccontarci qualcosa del background di questo brano? Cosa lo ha ispirato?
“Orso” è come una danza spirituale. Cambiamento e crescita personale sono il succo della canzone, dove parlo di come ho cambiato il mio passato al fine di rendere felice il mio presente, ed ho voluto raccontarlo impersonificando animali come il lupo e l’orso.
Ora mi sento padrone della mia vita in quanto sono consapevole della sua fragilità, finalmente imparando a gestirla come se fosse una barca di carta nel mare.
Dopo poco più di un mese da Orso arriva Sangue in Polvere, il tuo secondo singolo.
Questa volta la produzione è più corposa e colorata. Il ritornello è ritmicamente spaziale, l’ho adorato! Ho anche notato un ricorso all’autotune più saggio e meno “invadente” rispetto al precedente lavoro. Hai composto i brani in modo così ravvicinato o erano nel cassetto da tempo?
In realtà Orso è nata ben dopo Sangue in Polvere. La differenza tra le due sta nel fatto che Orso è frutto di un’esperienza personale, mentre Sangue in Polvere fa parte della mia raccolta di fiabe nelle quali l’ascoltatore è libero di immedesimarsi più facilmente.
Parlaci di “Sangue in Polvere”. Racconta della storia di un vampiro che sta per morire oppure ho preso un granchio?
No no, ci hai preso!
Infatti Sangue in Polvere è la storia di un vampiro tormentato, perseguitato da
una cacciatrice. La canzone vuole esprimere il concetto dell’importanza dell’amore: nonostante tutti gli errori e i rimpianti che il vampiro porta con sè, riesce a morire serenamente pensando alla sua amata.
La scena degli emergenti italiani è davvero ricca ed interessante. Nomina due artisti con cui ti piacerebbe collaborare.
Mi piacerebbe molto collaborare con Generic Animal e Venerus; penso potrebbe nascere un bel legame e li sento vicini.
Qual è l’ultimo album che hai ascoltato per intero?
Black Marble – Immaterial
È stato davvero un piacere raccontare del mio progetto, vi ringrazio molto :3
Ascoltate e seguite Dolcedormire su social media: