Intervista: Typo Clan
Articolo contribuito da Sofia Lussana di Futura1993
Si definiscono il Clan più freshh™ del panorama musicale e il loro nuovo singolo Wake Up ne è decisamente la conferma. Stiamo parlando dei Typo Clan, duo che nasce nel 2015 dall’idea dei musicisti e producer bresciani Daniel Pasotti e Manuel Bonetti. Il loro sound è un mix di generi diversi tra cui rap, hip-hop, funky, neo-soul, il tutto condito dalla lingua inglese che rende l’insieme molto personale, riconoscibile e di stampo internazionale.
Come dicevamo prima, il loro nuovo singolo Wake Up uscito il 12 marzo via Vulcano Produzioni, non è da meno. Il brano racconta di quanto sia soffocante la ripetitività del quotidiano e di come la vita può diventare un loop spesso difficile da sopportare, una sensazione che riusciamo a comprendere molto bene dopo ormai un anno passato per la maggior parte tra le mura di casa nostra.
I fiati, gli archi, il ritmo incalzante che accelera nel finale rendono chiaro l’intento dei Typo Clan, che è senz’altro quello di trasmettere una carica contagiosa e di scuotere gli ascoltatori dal torpore della noia. Dopotutto, il titolo del brano è proprio Wake Up, che suona come una sveglia che ci vuole ricordare che il tempo è nostro, ma non dura per sempre.
Abbiamo deciso di scambiare qualche parola con il duo bresciano in occasione dell’uscita del loro nuovo singolo, ma soprattutto per farci rivelare qualche dettaglio in più in vista della pubblicazione del loro nuovo album prevista per aprile.
Typo Clan è un nome particolare, anche molto foneticamente gradevole. Da dove nasce? Che significato ha per voi la parola “clan”?
Il nostro progetto fin da subito si è sviluppato in modo fluido: alla base noi due con coinvolte sempre persone e professionisti diversi. Il nome quindi rispecchia questo, siamo un clan in continua evoluzione. Typo è puramente estetico.
È uscita da pochissimo il vostro ultimo singolo Wake Up. Il testo è molto semplice, c’è infatti una frase che viene ripetuta in loop per tutta la durata del pezzo “Wake up, work, come back home, smoke a joint, repeat.” Voi nelle vostre vite di tutti i giorni vi sentite intrappolati in questo loop?
In realtà non abbiamo ancora trovato nessuno che non sia stato influenzato negativamente dal loop.
Mischiate da sempre generi diversi per creare un sound tutto vostro, personale e riconoscibile. Brescia, la vostra città natale, ha influito sulla creazione di questo sound? Se sì, come?
Sicuramente la realtà di provincia ha influenzato le tematiche dei nostri pezzi. Il sound invece nasce da quelli che sono i nostri ascolti.
Cantare in inglese è forse una scelta “coraggiosa” in Italia, dove il mercato musicale degli ultimi anni sembra prediligere la lingua italiana. Come mai avete fatto questa scelta di linguaggio?
Anche in questo caso sicuramente il nostro background musicale ha influito molto, ora in realtà stiamo sperimentando con l’italiano e l’idea ci piace parecchio.
Qual è l’album che vi ha influenzati maggiormente come duo?
Demon Days dei Gorillaz.
Lo scorso anno come tanti altri artisti, siete rimasti in silenzio per molto tempo senza chiaramente la possibilità di esibirvi dal vivo. Avete fatto oppure seguito concerti in streaming o dirette social? Vi piace l’idea?
Per noi è difficile pensare ad un live senza pubblico. Inizialmente abbiamo provato a sperimentare in quella direzione, ma l’abbiamo trovato troppo freddo, distaccato ed innaturale. Non ci è piaciuto.
Sempre musicalmente parlando, qual è l’obiettivo (o gli obiettivi) che vorreste raggiungere nel 2021?
Un live vero e proprio sarebbe già un sogno che si realizza :)
Scherzi a parte, ci piacerebbe trovare un nostro spazio anche all’estero.
A proposito di quello che succederà nel 2021, Wake Up è un assaggio di quello che sarà il vostro prossimo album in uscita a breve, c’è qualcosa che potete anticiparci su quest’ultimo?
Il disco è frutto di due anni di lavoro. Racchiude tutto ciò che ci è successo ed è successo in questo lungo periodo. Saranno 11 tracce, tra loro molto diverse sia per tematiche che per atmosfere ma con il nostro sound a tenerle unite. Scrittura e produzione sono interamente opera nostra, con l’apporto fondamentale di Marco Caldera e Bruno Belissimo.
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